Achtung, Vorsicht, Aufmerksamkeit: come utilizzarle correttamente?
Con questo breve racconto, per così dire, vorrei provare a spiegare come tradurre non significhi “prendo un vocabolario e via” e anche perché il professionista deve tradurre esclusivamente verso la propria lingua madre, che è forse ancora più importante.
Ho scattato queste fotografie passeggiando, sono quindi cartelli reali posizionati lungo due bellissimi percorsi pedonali e turistici nella mia regione.
Probabilmente il turista non li legge nemmeno e quindi, direte voi, poco importa se le traduzioni nelle lingue straniere sono a dir poco zoppicanti, ma mi chiedo come sia possibile che al comune e al rispettivo traduttore di turno non interessi proprio fornire un buon servizio e dare una buona immagine di sé.
A una prima occhiata, è evidente che, nel caso di Aufmerksamkeit, il traduttore in questione ha aperto il vocabolario, cercato la parola “attenzione” e preso il primo traducente che ha trovato, senza verificare il contesto in cui si utilizza il termine.
Volendo fare un po’ di chiarezza, il tedesco ha almeno tre termini che possono corrispondere al nostro “attenzione”:
Achtung
Vorsicht
Aufmerksamkeit
a cui si può aggiungere anche Warnung in determinati contesti.
Come operare la scelta giusta?
Basta guardarsi intorno, l’esperienza in questo caso è forse ancora più importante del dizionario.
Se devo stare attenta a un gradino, troverò prevalentemente “Vorsicht! Stufe!” oppure la cameriera che mi passa accanto con un carico delicato di boccali di birra mi dice “Vorsicht” (se siete mai stati alla Hofbräuhaus di Monaco di Baviera avete idea di cosa sto parlando!).
Achtung vuole richiamare l’attenzione su un qualcosa, come in questi cartelli, è un “invito” a leggere informazioni utili che occorre sapere e tenere presente.
Tra l’altro, è pure scritto male e sarebbe bastato utilizzare una qualunque funzione automatica di controllo ortografico per evitare il refuso: per chi traduce direi che questo sia il minimo sindacale…
Secondo il buon Wahrig, Aufmerksamkeit è la “Fähigkeit, Sinneswahrnehmungen gut aufzunehmen”, è un processo cognitivo. Racchiude anche il significato di Sorgfalt, un’attenzione nel senso di cura o anche di consapevolezza, ha anche qualche tratto in comune con l’awareness inglese ed è davvero fuori contesto in un cartello come questo.
Non ho la pretesa di dire che queste siano le spiegazioni giuste, proprio perché non sono di madrelingua tedesca. Mi sono solo posta la domanda del perché quella cameriera mi avesse detto Vorsicht, ad esempio, e ho provato a darmi una risposta cercando di mettere su carta la “sensazione” linguistica che ciascuna di queste parole mi trasmette se, obtorto collo, mi trovassi a dover operare una scelta.
È altrettanto evidente che, a parti invertite, ovvero se dovessi tradurre lo stesso cartello in italiano, non avrei dubbio alcuno sul fatto che noi in italiano utilizziamo “attenzione”. Ecco perché è fondamentale tradurre verso la propria lingua madre!
L’importanza di tradurre i concetti e non le parole
Il disastro, poi, è ancora più palese nella traduzione delle espressioni “acque non sicure” o “balneazione non sicura”: una mera traduzione letterale, che non tiene minimamente conto del principio cardine della traduzione, ovvero che si traduce sempre il concetto che si vuole esprimere e mai le singole parole!

Questo perché ogni lingua esprime un concetto a suo modo, non esistono le corrispondenze di parole, bisogna sempre trovare le corrispondenze di significati. Baden auf eigene Gefahr sarebbe stata, a mio avviso, la scelta più giusta per queste espressioni.
Per non parlare del Feierabend, ovvero la fine della giornata lavorativa, che non indica certo la mancata disponibilità di un servizio…
Insomma, c’è davvero bisogno di prestare maggiore attenzione e, aggiungo io, di lasciar fare ai professionisti!
Buongiorno Irene,
La ringrazio per aver sottolineato come sia importante utilizzare la traduzione della lingua nel contesto appropriato,per non cadere in equivoci.Premetto di non conoscere la lingua tedesca,ma questo non toglie che,la sua osservazione mi abbia fatto riflettere,su quanto sia importante usare la traduzione giusta basandosi su l’uso espressivo della lingua Tedesca.
Grazie per la sua precisa professionalita
Chiara
Grazie, Chiara, per il feedback, il mio intento è proprio quello di far conoscere le problematiche della traduzione a chi non lavora nel settore. Se riuscirò anche solo una volta nel mio intento, potrò dirmi soddisfatta. Buona giornata 🙂
Grazie Irene,sono certa che sarà molto apprezzato da tutti.
Buon lavoro