police, crime scene, blue light

Major crimes: curiosità linguistiche ispirate da questa serie TV

In estate, si sa, anche i programmi televisivi vanno in ferie. I vari canali TV ripropongono solo repliche su repliche di qualsiasi cosa e non si ha quindi molta scelta.

Essendo appassionata di gialli in generale, guardo moltissime serie di questo genere, solo che purtroppo la deformazione professionale mi impedisce di starmene lì seduta passivamente a guardare e basta: le mie “celluline grigie” – per dirla alla Poirot – si mettono comunque in funzione!

È così che nasce il contenuto di questo articoletto. Ovviamente, la mia nota avversione per il doppiaggio mi porta a criticare la traduzione letterale scelta per questa espressione, che per altro ricorre trasversalmente in molti telefilm, non solo nel titolo di questa serie specifica.

Crimini maggiori o piuttosto reati gravi?

La traduzione ufficiale recita “crimini maggiori” e fa riferimento a una specifica squadra della polizia che si occupa di indagare su un certo tipo di reati (crimes). La “major crimes squad” della polizia newyorchese, ad esempio, si occupa di indagare su reati quali

art theft
burglary
kidnapping
larceny
robbery
murder

Curiosamente, non si occupa di homicides e qui salta subito all’occhio una prima curiosità: murder e homicide non sono certo sinonimi, anzi, sono concetti ben distinti. Se vi va di approfondire le differenze – aggiungendoci pure il manslaughter – vi invito a leggere questo bell’articolo sull’argomento!

Per sapere invece cosa prevede il nostro codice penale in materia di omicidio, qui viene spiegato molto bene come si definisce e caratterizza un omicidio.

Dal crīmĕn al delitto

Ma torniamo ai nostri major crimes, che mi piace tradurre con reati gravi, dato che sopra si parla di furti di vario tipo e gravità, rapimento, omicidi. Non mi addentro nello specifico delle traduzioni perché ci sarebbe da scrivere un libro, altro che un articoletto riposante ferragostano!

Il termine inglese “crime” deriva indubbiamente dal latino crīmĕn, come pure il nostro crimine. Il termine indicava ogni azione delittuosa lesiva degli interessi della comunità.
Leggo: “In origine, il diritto romano non conobbe la distinzione tra delitti pubblici e delitti privati.”

La fonte usa un linguaggio moderno e parla dunque volutamente di delitti, non di crimini. Questo perché nel nostro codice la “figura autonoma del crimine è stata assorbita in quella di delitto”. Crimine è usato soprattutto al plurale e nel linguaggio giornalistico a indicare situazioni ben precise (crimini di guerra, crimini contro la pace, crimini contro l’umanità), azioni di una particolare gravità quindi (mantenendo, tra l’altro, l’accezione originaria di gravità del termine).

In diritto si parla di reati, delitti e contravvenzioni, ma non di crimini, quindi perché tradurre “crimini maggiori” quella serie di reati? È vero, l’omicidio è più propriamente un “delitto contro la persona”, ma è comunque un reato; a mio avviso, quindi, se parlo di reati gravi non commetto certo un crimine (ah, ah, ah, pessima lo so, ma fa caldo…)!

Come al solito spesso le traduzioni sono fatte per assonanza o per superficialità. So che non è importante ai fini della fruizione del programma televisivo, ma costerebbe così poco usare una terminologia più appropriata! Così, anche da un banale telefilm, si potrebbe imparare qualcosa di utile.

Buona estate!

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